Racconti, pensieri, immagini, video dell'anormalità che è in te!

domenica 31 agosto 2014

Hitler e gli 80 euro

Direttamente dall'ultima puntata di "The Strain" 1x07

si ringrazia italiansubs.net per i sottotitoli


A: Pensi che noi tedeschi dureremo piu' a
lungo di questi nostri predecessori?

A. Ti prego...

A: parla liberamente.

B: Penso che il Terzo Reich
sia prossimo alla fine.

A: E' molto probabile.

A: Ma immagina che...

A: un nuovo Reich nasca dalle
ceneri del precedente,

A: guidato da un nuovo Fuhrer,

A:che sara' in grado di raggiungere
tutto cio' che Hitler ha promesso

A: e persino molto altro.

B: Penso che sara' un giorno
di lutto per l'umanita'.

A: Al contrario, amico mio!

A: E' tutto cio' che l'umanita'
brama: un forte leader.

A e B:
- Un visionario?
- Visionario?

B: Hitler e' un megalomane che si
e' autoproclamato dittatore.

A: Falso! Hitler e' stato
eletto democraticamente.

A: Si e' presentato dinanzi al Reichstag. Ha
chiesto ai rappresentanti eletti dal popolo

A: di concederglieli
poteri straordinari.

A:
E loro l'hanno fatto con una
schiacciante maggioranza!

A e B:
- Perche' erano terrorizzati.
- Esatto!

A:
Terrorizzati dalla democrazia!

A:
Avevano sperimentato il caos
della repubblica di Weimar.

A:
Il governo era impantanato
tra partiti e battibecchi.

A:
Avevano capito che...

A:
Platone aveva ragione.

A:
La repubblica puo' essere
guidata solo da un re filosofo,

A:
che possieda la saggezza

A:
di perseguire il bene comune.

giovedì 21 agosto 2014

Un semplice sorriso


Ti hanno cercato loro, ti hanno chiamato. Tu eri lì, solo che bevevi la tua cazzo di birra gioendo alla solitudine, masturbandoti al mondo. Eppure loro ti hanno cercato. Tu hai voltato lo sguardo e... allora non ti restano altro che parole. Parole vomitate su un foglio bianco che niente ha a che fare col tuo animo. Almeno pensi. Senti lo stomaco assillarti, senti il datore di lavoro urlare nelle tue tempie, senti il mondo, percepisci il nulla e alla fine bevi un altro sorso guardando il fiume portare via ogni sostante, ogni forma di vita, di essere, di ricordo. Poi ti accorgi che in un modo o in un altro tu ne fai parte. Ti tuffi, ma è troppo tardi, l'essere è andato via, lo vedi scorrere prima che una cascata lo saluti per sempre. E tu lì, seduto che bevi la tua cazzo di birra di merda come un inetto. Cosa puoi fare? Niente, ti dici e sorseggi il nulla, il vuote che si è creato dentro quella stupida bottiglia del cazzo. Allora loro, sì proprio loro che ti hanno cercato, ti diranno che sei troppo volgare, che quelle cazzo di persone lì fuori vogliono i sentimenti papali, vogliono sentirsi parte di un vuoto che li incoraggi al suicidio. Allora tu ci rifletti, cerchi di capire, li mandati a fanculo , esprimi un cazzo di pensiero, eppure non trovi risposta. Sai solo che per loro sei troppo volgare. “Io volgare?” ti dici. Eppure loro idolatrano il nulla fatto a persona, lo amano, supplicano pietà per peccati che mai siano esistiti in cielo e in terra. Loro vogliono essere sottomessi e tu li guardi, sì, li guardi mentre bevi. Da quanto non accadeva una cosa del genere? Da quanto tempo le parole non scorrevano come fiumi nella mente cercando di ricreare quell'equilibrio perduto per sempre? Ed eccoti che nuovamente peschi come un esperto, con l'amo pronto ad afferrare il pesce più grosso. Fa caldo, sì, nessuno lo può negare eppure sorridi. Loro ti chiamano e tu rispondi col dito medio mentre sorridi. Sorridi al fiume, alla pesca, ai tuoi stupidi pensieri. Sorridi al mondo intero mentre ti riversa contro quintali di merda. Ridi, sei troppo felice, ti danno dello stupido, dell'inetto, forse anche dell'handicappato, eppur tu continui a sorridere mentre li fissi negli occhi, dritti, quello sguardo serio dal sorriso malsano. Loro abbaiano dagli occhi, fissano il pavimento fatto di mattonelle color merda. Ti hanno insultato, ti hanno sempre insultato eppure ora non reggono il tuo sguardo. Qualcosa è cambiato per sempre. È quel sorriso. Nessuno si aspettasse che tu potessi sorridere. Che tu sia ubriaco, che ti sua brillo, che tu sia sano di principi e di mente, sempre sorridi. E loro lo sanno. Ti temano per questo. Vorrebbero picchiarti, sputarti in faccia, farti del male. E tu resisti. Come un bambola nata per prendere bastonate non fai altro che piegarti per poi alzarti. Loro picchiano e tu sei sempre erto, erto davanti ai loro sguardi tristi, malsani, a tratti volgari. Sì, perché non è il cazzo o il vaffanculo a rendere volgare una frase, un periodo, un pensiero, no. È volgare semplicemente un sguardo, uno sguardo che non dice, uno sguardo pieno di vergogna per una azione non compiuta. Oh, Cristo, quello sì che è volgare, è più volgare di tutti i vaffanculo di questo mondo messi insieme. Eppure loro lo sanno. E sai cosa? Si vergogna, ti additano come un malato di cancro infetto, come una peste che infesta i loro animi. Sì, tu questo sei, un cazzo di appestato di merda che vuoi toccare il prossimo tuoi, fargli capire che si può in qualche modo reagire e non con quelle parole che di solito usano, non con il peccato, si può reagire con rabbia e si può sorridere. Ma per fare questo ci vuole un gran cazzo di coraggio e non tutti lo hanno. Tu vigliacco, un po' figlio di puttana perché ti nascondi dietro le parole, sai che è così. E allora che fai? Lasci che i tuoi pensieri vengano letti da chissà chi. Sì, loro che ti hanno cercato, che hanno... un attimo c'è qualcosa che non va in queste cazzo di cuf... E allora ritrovi il sereno, senti i muscoli rilassarsi, quel cazzo di collo che finalmente diventa una parte attiva del tuo corpo e non solo un semplice muscolo teso ventiquattrore su ventiquattro. Dormi, dici di dormire ma gli incubi non ti danno pace. Persone, donne ti sussurrano frasi sconce, ti sussurrano peccato che mai hai commesso. Almeno così credi. E allora ti svegli, vedi la tua triste stanza danzare in un ballo che non conosci. Chiudi gli occhi perché non vuoi far parte di quel destino, perché non vuoi far parte di te stesso, di un mondo che ti sta chiamando a più riprese e che tu ignori con sapienza maestria. Oh, mago dell'illusione. Lo senti il collo? Ascolti il tuo corpo? No, niente di tutto questo. Decidi che ignorare tutto è più semplice che essere felici. Perché la felicità non è semplicemente il sorriso che illumina il volto di un bambino ma è la consapevolezza di un adulto nel saper andare aventi, nell'andare oltre ogni fallimento, oltre ogni caduta. Sapersi rialzare quando l'intero universo ti sputa addosso, quando il mondo ti deride e tu invece sai che puoi alzarti perché non sono altro che paure immaginarie. Sì, e allora sorridi, ubriaco di felicità, col cuori a pezzi per il tuo amaro destino. Forse è una contraddizione, forse è semplicemente il flusso degli eventi che nasce e muore con te. È il Tutto e il Nulla che finalmente si fondano mostrandoti la Via. E tu ascolti, osservi, percepisci, perché sai che solo un inetto può intraprende un percorso pieno di ostacoli col sorriso stampato sul volto. Oh, povero pazzo. Loro ti osservano ai margini della tua esistenza. Ricordi quei giorni nei quali i tuoi occhi avevano così paura di fissare quei pagliacci vuoti di animo, quei senza ricordi. E ora ridi, ridi perché li guardi e corri, corri verso il nulla che ti sa attendendo con le braccia aperte. Corri verso la desolazione, il vuoto, il nulla, l'incerto. E sei felice. Perché ridi se non sai quello che ti attende? Tristi traguardi potrebbero corrompere per sempre la tua mentre. Semplici ricordi affiorare e distruggere il tuo animo. Eppure non ci pensi o semplicemente sei uno stolto? No, lasci che tutto scorre, lasci che tutto sia natura, che tutto sia vita. Che i brutti ricordi scolpiscano il tuo animo, che i tristi eventi offendano la tua persona, ma niente di tutto ciò potrà mai toglierti quel sorriso genuino che hai conquisto nel corso del tempo. E allora decidi di fermarti, sei per strada. Guardi una donna, la fissa dritta negli occhi, lei ti riconosce, capisce, accenna una sorriso e tu non puoi far altro che fermarla e abbracciarla, perché tutto è nato da lei e tutto volge dentro di lei. Un destino umano fatto di illusioni poetiche, dai sorrisi facili e dalle speranze remote che nasce e muore nell'animo di una donna. Ciò nonostante tu continui a vivere, vivi perché hai capito come l'arco viene teso e come il colpo nasca da solo, come quella freccia centri l'obbiettivo con tu che sfiori solo quell'arco, con un semplice respiro mentre il rumore del legno viene scolpito. Ed è in quell'attimo che ti risvegli nel tuo letto, forse un po' triste, forse un po' amoreggiato da una presenza che non ti è accanto. Sei solo in quel mondo reale. Ti guardi intorno, cerchi di capire. Allora qualcosa dentro di te nasce, esplode e ti ritrovi a ridere nel cuore di una triste mattina d'estate che improvvisamente sembra indicarti la Via, l'esistenza che si è fetta per un attimo persona, un abbraccio che ha significato tanto nella tua mente e che nel quotidiano non è altro che vivere.

Questo testo è volutamente privo di correzione perché ciò che si pensa non può essere corretto come un semplice tema di italiano. Il pensiero inespresso è l'unico rimorso che ci resta in questa vita fatta di falsi peccati. E allora viva l'errore genuino che salvaguardia l'animo umano! Sbaglia, sbaglia, sbaglia che il mondo è lì che ti applaude!

mercoledì 18 luglio 2012

Unconscious - Parte 15

Sì, lo so, apparentemente il blog sembra morto. Beh, probabilmente lo è, ma questo non mi vieta di continuare a postare. In fondo viviamo in un mondo dove i morti ci dicono cosa dobbiamo fare e noi come poveri stronzi obbediamo. Bleah... questa puzza di carne putrida mi sta nauseando. Meglio continuare il viaggio:  

Poi vidi l'orrore / Then I saw the horror

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mercoledì 23 maggio 2012

Unconscious - Parte 14

Dietro di me sentivo il tempo scorrere / Behind me, I felt the time going by 14

lunedì 9 aprile 2012

Los cronocrímenes

Queste feste pasquali hanno danneggiato un po' la mia persona. Allora ho deciso di fuggire via. Ma forse qualcosa è andato storto... continuo a tornare e a non capire.

domenica 8 aprile 2012

Unconscious - Parte 13

I quadri sembravano sorridermi nel buio della notte / The paintings seemed .to smile at me in the dark of the night

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mercoledì 4 aprile 2012

Unconscious - Parte 12

Attraversai il corridoio / I went through the corrido

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